DOCENTE
Carlo Lomanto

Vocalist, strumentista, Compositore e Didatta, Carlo Lomanto ha conseguito i diplomi di I e II Livello di Jazz al Conservatorio ‘S. Pietro a Majella’ di Napoli con 110 e Lode.
E’ docente della cattedra di Canto Jazz al Conservatorio ‘G. Martucci’ di Salerno.
In trent’anni di attività artistica dedicata alla musica jazz ha collaborato con i più apprezzati musicisti di jazz nazionale ed internazionale, tra cui, solo per citarne alcuni: Joe Lovano, Tony Scott, Fadouk Don Moye, David Alan Gross, Baba Sissoko, Lurent Filipe, Massimo Urbani, Claudio Fasoli, Pietro Condorelli, Maria Pia De Vito, Mario Raja, Mauro Negri, Ettore Fioravanti, Maurizio Giammarco, Gegè Telesforo, Luca Aquino, Daniele Scannapieco, Francesco Nastro, Antonio Onorato, Francesco D’Errico, Paola Arnesano, Guido Di Leone, Pino e Pietro Iodice, Marco Sannini, ecc.
Ha partecipato ad importanti festival di Jazz tra cui: Festival dei Due Mondi di Spoleto, Umbria Jazz di Perugia, Ravello Festival, ecc.
La continua ricerca sulle potenzialità espressive della voce e sull’utilizzo della stessa in maniera più prettamente strumentale, lo ha condotto negli anni ad approfondire ed a diventare uno dei più ferrati utilizzatori della tecnica dello “scat” e ad una sua personale ed originale ricerca sull’uso dell’elettronica, attraverso l’utilizzo di apparecchiature che gli permettono di trasformare, armonizzare e registrare la sua voce in diretta.
Oltre ad innumerevoli partecipazioni discografiche ha pubblicato a suo nome sei lavori discografici: Le cose che ho perso, Lomanto’s Market, The Beatles Album, Dreams, Ella & Louis, Festa in Casa De Moraes.
Ha pubblicato inoltre due libri didattici: “Loop, storia ed utilizzo della ripetizione in musica” ed. UNI service e “Metodo di Canto Scat” ed. Wakepress.

Laboratorio di Improvvisazione Vocale [da 18 anni]

Otto ore mensili dedicate allo sviluppo della propria creatività musicale attraverso l’improvvisazione vocale, non per forza legata ad un genere specifico ma che puó svilupparsi in innumerevoli forme e stili musicali. Utilizzeremo varie tecniche legate all’improvvisazione corale come la “Circlesongs” e il “Sound Painting” e cercheremo durante le lezioni di dare ai partecipanti anche delle basi di tecnica vocale e teoria musicale.

La Circlesongs è una forma di improvvisazione corale, nasce negli anni settanta dalle sperimentazioni vocali di artisti quali: Bobby Mc Ferrin, Jay Clayton, Ursula Dudziak, Lauren Newton, Bob Stoloff ecc. Un solista-direttore, in un processo di libera improvvisazione, crea e assegna progressivamente ai coristi, disposti a cerchio e ripartiti per sezione, specifici moduli ritmico- vocali costituiti da fonemi privi di significato che vengono ripetuti in loop. Dal loro incastro nasce la struttura armonica del brano. L’esperienza delle Circlesongs coinvolge non solo la dimensione vocale, ma anche quella corporea ed emozionale. Dal punto di vista didattico la Circle Song si è rivelata un ottimo percorso per sviluppare la memoria musicale e la consapevolezza ritmica negli allievi.


Il Soundpainting è un metodo di composizione istantanea creato a partire dagli anni ’80 ed elaborato dal compositore newyorkese Walter Thompson. Si tratta di un linguaggio composto da oltre 750 gesti, tramite i quali il conduttore (o Soundpainter) indica ad un ensemble composto da musicisti, ballerini, attori, poeti, ecc. di eseguire un certo tipo di azione. In base all’azione eseguita, il soundpainter compone o crea in modo istantaneo le azioni successive, dando luogo ad una improvvisazione strutturata.

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